Come stanno stomaco e intestino?

L’apparato digerente è un insieme di organi che hanno lo scopo, come dice il nome stesso, di digerire gli alimenti che consumiamo ogni giorno. Più specificatamente le funzioni di questo importantissimo apparato comprendono l’introduzione del cibo nel corpo, la sua digestione (vale a dire la sua scomposizione in parti più piccole e facilmente assimilabili, cioè i principi nutritivi), l’assorbimento dei principi nutritivi e l’eliminazione dei residui non digeriti attraverso la defecazione.

 

L’apparato digerente inizia con la bocca dove viene effettuata una digestione sia meccanica (ad opera dei denti) sia chimica (ad opera della saliva), prosegue con l’esofago, un “canale” di circa 25-30 cm che porta il cibo nello stomaco, organo nel quale prosegue la digestione chimica iniziata nella bocca grazie ai succhi gastrici e agli enzimi digestivi in essi contenuti. Dallo stomaco il cibo viene immesso nell’intestino tenue dove viene terminato il processo digestivo (anche grazie all’aiuto di pancreas e fegato) e dove viene assorbita la maggior parte dei principi nutritivi. L’ultima fase di assorbimento delle sostanze nutritive (soprattutto acqua e vitamine) e la fase di eliminazione dei residui non digeriti e delle scorie prodotte viene espletata dall’intestino crasso.

La durata totale del processo digestivo dipende dalla quantità e dal tipo di cibo ingerito (pasto leggero o abbondante, cibo molto o poco condito, etc…) ma in genere un pasto medio rimane nello stomaco 2-3 ore, nell’intestino tenue 5-6 ore e nell’intestino crasso fino a 48-72 ore.

Una scorretta educazione alimentare, pasti troppo abbondanti ed ingurgitati in pochi minuti, eccesso di “cibo spazzatura” e molte altre abitudini sbagliate (ma purtroppo assai radicate!) possono compromettere il benessere dell’apparato digerente generando una serie lunghissima di sintomi e fastidi.

I due organi più colpiti sono stomaco e intestino e le conseguenze di un’alimentazione scorretta possono comprendere gastrite, reflusso, stipsi, meteorismo e flatulenza intestinale, aerofagia, colite, difficoltà digestive.. ma anche emicrania, stanchezza, infezioni uro-genitali, problemi dermatologici! Infatti, se stomaco e intestino non riescono a lavorare bene e la digestione viene compromessa, il cibo indigerito ristagna nell’intestino causando putrefazione e fermentazione intestinale con un conseguente accumulo di tossine che influisce negativamente sull’intero organismo e non più soltanto su questi due organi.

Facciamo un paio di esempi!

Un abuso di sostanze acidificanti come caffè, the, cioccolato, menta, fritture, pomodoro, alcool può infiammare lo stomaco fino a causare difficoltà digestive, reflusso e gastrite. Inoltre mangiare velocemente masticando poco ed ingerendo grossi bocconi di cibo non aiuta certamente la digestione, con il risultato che lo stomaco deve produrre più succhi gastrici (che sono estremamente acidi!) per compensare l’assenza della digestione che avrebbe dovuto essere attuata nella bocca ad opera di denti e saliva. Questo contribuisce ulteriormente alla comparsa o all’aggravarsi dei sintomi sopra riportati.

Un abuso di cibi come prodotti lievitati (pizza, panini, focacce, torte, brioche, crackers, etc…), bibite gassate, alcool ma anche di cibi “normalmente salutari” come legumi, cavolfiori, verdura a foglia verde larga, latticini può agire negativamente sull’intestino instaurando fenomeni di meteorismo e flatulenza intestinale, con conseguente colite o disbiosi intestinale (cioè alterazione della normale flora batterica intestinale).

 

Ogni tanto dovremmo fermarci ad ascoltare il nostro apparato digerente perché spesso ci manda dei segnali di avvertimento, dei moniti sulle nostre cattive abitudini alimentari: se soltanto riuscissimo a coglierli potremmo fermarci un attimo prima che insorgano quei sintomi fastidiosi che in molti casi ci trasciniamo a lungo soltanto per pigrizia.

Non a caso l’intestino viene considerato il secondo cervello del nostro corpo…. Ascoltiamolo!


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